Il problema non è la polizia …

http://tv.repubblica.it/copertina/polizia-violenta-contro-un-nudista/32086?video

ma la gente che sta a guardare…

Il problemà è che non stupisce la polizia, già lo si sa…

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Diventare ministro. How to.

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emilia romanìa

Avere un inceneritore praticamente in centro città, è quel che capita in quel di piacenza, nel confine estremo dell’emilia romanìa, un posto di merda in cui nei bar oltre alla gazzetta e qualche giornalaccio locale si legge libero come se fosse un giornale normale, un giornale senza pretese, un giornale da imbiancare con lo zucchero della pasta alla mattina…

Arrivi in treno e vedi tre o quattro chilometri di deposito nazionale ikea, mentre cerco di sentirmi superiore a qualcosa, fissando la matita con cui sto cercando di segnalarmi le cose di cui dovrò parlare…

Parlare di incenerimento di rifiuti, a pochi passi da un inceneritore..

Se non fosse per gli immigrati questa città sarebbe un cimitero…

 

 

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isolare i violenti

…giuro che se incontro qualcuno che per strada, nella vita reale fuori dal circuito mediatico, usa l’espressione "isolare i violenti" gli sputo in faccia…

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un motivo in più per non avere facebook

http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_27/ristorante_facebook_429fcf20-bcc4-11dd-88c4-00144f02aabc.shtml

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milano2

I treni espresso rappresentano qualcosa di inspiegabile

Tra milano e bologna ormai ci sono solo eurostar e intercity, non si capisce il senso di questo espresso piazzato lì, ad un orario nemmeno malaccio.

Vero e proprio treno di terza classe, anche il prezzo è proporzionato: la metà o un terzo rispetto a intercity e eurostar

Dentro, una vaga atmosfera anni 50, con gente che fuma tra una carrozza e l’altra, come se non fosse ormai severamente proibito, forse ancora non lo sanno…

Sedili blu, arredi giallognoli, fa molto ryan air, low cost estremo per andare da milano a lecce, in  chissà quante ore.

Ma tu sei Francesco di Bisceglie?

Sembra un treno rumeno, e dentro è anche pieno di rumeni

A Piacenza dalla stazione invece che intravedere abitazioni vedi una specie di centrale atomica, sembra una centrale di quelle che si vedono dai treni in romania, ma non è stata abbandonata.

A milano ci mancavano solo i cinesi ad essere trendy, sono proprio uguali e danno birre “low cost”, 4 euro, 33cl., 9 gradi.

Milano dall’alto non si capisce perchè la zona sud è stata lasciata verde, con parchi, campi, forse agricoltura, quando a nord, fino in svizzera è tutta una colata di cemento.

Milano non si capisce perché a un certo punto non si chiama più milano, ma è sempre milano, segrate, cologno, rho, pero.

Vorrei abitare nel palazzo bmw di san donato milanese.

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dio

🙂

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milano

mi dispiace, ma a san siro i sistemi sono out…

hai presente quei giorni in cui senti proprio la necessità di divanarti?….

ma sei fulminato?…

e comunque,milano è una città bellissima…

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l’utilità evidente di discutere con uno sbirro di merda

durante un banale test etilometro da sabato sera, nel quale al mio amico è stata fottuta la patente, mi ritrovo in una disputa con uno sbirro di merda dall’alto del mio 1.70 di tasso alcolico…

Il suddetto, ridicolo anzichenò, sbirro di merda, ad un certo punto della discussione oserei dire concitata, si inalbera in seguito alle mie parole in riferimento all’iraq e a genova 2001.

 Da questo punto in poi scatta la farsa di una specie di verbale che forse mi verrà notificato (entro 3 mesi) in relazione ai reati ipotizzati di vilipendio ingiuria e calunnia…

 In sostanza allo sbirro di merda non è andato giù il mio riferimento al suo operato in iraq, dato che appena ha sentito pronunciare questa parolina, ha iniziato a sclerare senza senso…

Quindi attraverso questo verbale farsesco (come fanno a provare il reato dato che nn ho detto loro niente se non "iraq! e "genova!") questi sbirri di merda che dovrebbero limitarsi a ritirare patenti ai malcapitati, cercano di intimidirti con minacce ridicole di denunce penali.

Tra l’altro i cerebrolesi, non sono stati nemmeno in grado di scrivere correttamente l’indirizzo in cui risiedo, tanto per simbolizzare il livello della discussione in corso…

Tutto questo ha comunque un’utilità enorme, nel ricordarmi, se mai me ne fossi dimenticato, quanto vanno odiati gli sbirri di merda e la loro fottuta arroganza da lecchini del potere.

Fottetevi merdacce, soprattutto il reduce iraqueno in cui mi sono imbattuto stasera…

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estensione del dominio della lotta

Venerdì sera sono andato a una festicciola a casa di una collega di lavoro. Eravamo una trentina e passa, tutti quadri di medio livello, tra i venticinque e i quarant’anni. A un certo punto una scema ha cominciato a spogliarsi. Si è sfilata la maglietta, poi il reggiseno, poi la gonna – il tutto facendo delle smorfie incredibili. E’ rimasta così qualche secondo, ad ancheggiare in mutandine; poi, non sapendo più che fare, si è rivestita. Peraltro è una che non la dà a nessuno; il che sottolinea l’assurdità del suo contegno.
Dopo il quarto bicchiere di vodka ho cominciato a sentirmi malissimo e sono andato a sdraiarmi su un mucchio di cuscini dietro il divano. Poco dopo, due tizie sono venute a sedersi proprio sul divano. Faccio presente che si tratta di due tizie tutt’altro che belle, anzi, due racchie totali. Vanno sempre a mensa in coppia e leggono libri sullo sviluppo del linguaggio nei bambini, non so se capite il genere.
Appena sedute hanno cominciato a commentare l’evento del giorno, cioè che una delle impiegate era venuta in ufficio con una minigonna assurdamente mini, raso-chiappe.
Come la vedevano, questa faccenda della minigonna assurdamente mini? La vedevano bene. Le loro sagome assurdamente ingrandite si stagliavano come ombre cinesi sulla parete sopra di me Le loro voci mi parevano piovere dall’alto, a mo’ di Spirito Santo. Il fatto è che stavo da cani.
Per un quarto d’ora hanno continuato ad infilare una banalità dietro l’altra. Tipo che quella tizia aveva tutto il diritto di vestirsi come le girava, e che mettersi una mini assurdamente mini non aveva niente a che fare col desiderio di sedurre i maschi, e che era solo per avere un buon rapporto col proprio corpo, per piacere a se stessa, e via di seguito. Tardive e deprimenti scorie del femminismo infranto. A un certo punto ho sentito questa stessa frase pronunciata stentoreamente dlla mia voce: "Tardive e deprimenti scorie del femminismo infranto." Ma loro non mi hanno sentito.

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